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Biblioteca Universitaria Alessandrina

Tabella: Scheda di dettaglio diBiblioteca Universitaria Alessandrina
Descrizione Dettaglio
Logo Biblioteca Universitaria Alessandrina
Direttore Daniela Fugaro
Sito web http://www.alessandrina.librari.beniculturali.it
Telefono (+39) 064474021
Fax (+39) 0644740222
eMail bu-ales@cultura.gov.it
Indirizzo Piazzale Aldo Moro, 5
Cap 00185
Comune ROMA
Città Roma
Provincia Roma
Regione Lazio
Orario

Dal lunedì al venerdì: 8.30 -19.30.

Per maggiori informazioni:
http://www.alessandrina.librari.beniculturali.it/index.php?it/16/orario-e-modalit-di-accesso

 

Accesso

L'accesso alla Biblioteca è riservato agli utenti che abbiano compiuto il 16° anno di età e siano in possesso di un documento d'identità valido. All'ingresso della biblioteca ciascun utente deve ritirare la Carta di entrata e  depositare, negli appositi armadietti, zaini, borse e cartelle.

Per maggiori informazioni:
http://www.alessandrina.librari.beniculturali.it/index.php?it/16/orario-e-modalit-di-accesso

Servizi
  1. URP
  2. Informazioni: richieste anche on line
  3. Prestito: richieste anche on line
  4. Riproduzioni: richieste anche on line
  5. Postazioni Internet: la biblioteca mette a disposizione degli utenti 5 postazioni Internet per effettuare ricerche bibliografiche
  6. Area Wireless: nella Sala di lettura generale e nei ballatoi, l'Università degli Studi di Roma La Sapienza ha allestito un'area wirless, riservata a studenti universitari, studenti Erasmus, personale docente ed amministrativo dell'Università
  7. Desiderata: richieste anche on line
  8. Accesso alla Biblioteca digitale dell'Università di Roma La Sapienza (BIDS)

Sale di lettura e consultazione

  • Sala di lettura generale
    Dotata di 100 posti, è destinata ai lettori che non richiedono libri della Biblioteca ed è E’  l’unica sala dove è consentito l’ingresso con libri propri.
  • Sala di consultazione umanistica
    Ha circa 85 posti. E’ la sala di consultazione generale, riservata alla lettura di tutti i libri e documenti della Biblioteca, esclusi quelli che si consultano nella sala bio-bibliografica (materiale antico e di pregio).
    Offre un ricco apparato di opere di consultazione (bibliografie, repertori, collane di pregio, dizionari ed enciclopedie) collocato in sezioni divise per materia.
  • Sala di Consultazione Biobibliografica
    Offre 24 posti. E’ riservata agli studiosi che desiderano consultare il materiale antico, raro e di pregio della Biblioteca.
    L’apparato è suddiviso in sezioni, alcune delle quali collocate nel ballatoio. E’ costituito da bibliografie e repertori utili all’approfondimento degli studi biografici, bibliografici e bibliologici.
  • Sala di Consultazione giuridica
    Ha 48 posti. E’ destinata all’approfondimento degli studi giuridici, per cui il materiale di consultazione rispecchia, nella sua collocazione, le varie branche del diritto..
Storia

Il 20 aprile 1667 Papa Alessandro VII emanò la bolla di fondazione della biblioteca universitaria di Roma, che da lui prese il nome di Alessandrina. Vennero acquisite  ricche biblioteche dismesse o alienate di eruditi e alti prelati e soprattutto la «libraria impressa» dell'ultimo duca di Urbino, Francesco Maria II Della Rovere. La Biblioteca divenne punto di riferimento della cultura romana, gli acquisti documentati rivelano le committenze di famosi docenti universitari e testimoniano un aggiornamento al passo con l'affermazione nella capitale di discipline come la filologia classica e l'antiquaria. Alle soglie dell'Illuminismo, si possono osservare inoltre non poche tracce d'avanguardia persino nella storia ecclesiastica o nella letteratura satirica europea. Nel 1715 Papa Clemente XI impose l'obbligo di consegnare alla biblioteca un esemplare di ciascuna opera edita nella tipografia universitaria da lui fatta installare in Sapienza. Questo, insieme ai quaderni delle lezioni che i maestri spesso hanno lasciato, rendono a tutt'oggi l'Alessandrina una tappa obbligata per gli storici dell'Università di Roma. Trascorse le due parentesi repubblicana e napoleonica (1798-1814), in cui l'attività bibliotecaria è incerta e mal documentata, la Restaurazione inaugura un periodo di ristrettezze. Dopo l’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia, la biblioteca visse un periodo di grandi difficoltà, solo in parte risolte  dalla reintroduzione del deposito delle copie d’obbligo. Nell'epoca fascista, con l'edificazione della nuova Università di Roma, l'Alessandrina fu collocata nello stesso edificio del Rettorato. Dotata di nuovi, e ampi spazi, la biblioteca poté incrementare il suo patrimonio anche grazie all’annessione dei  fondi librari delle facoltà di Giurisprudenza, Lettere e Filosofia e di Scienze Politiche. Nel periodo postbellico le raccolte furono incrementate tenendo conto sia delle esigenze della didattica  universitaria, sia della necessità di una gestione coerente delle raccolte. Negli anni novanta la biblioteca ha subito una profonda trasformazione strutturale e si è avviato il processo di modernizzazione delle metodologie della informazione.

La Biblioteca Universitaria Alessandrina  è una biblioteca pubblica statale che dipende, dal 1975,   dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Fondi

La Biblioteca conserva 452 manoscritti e numerosi autografi e carteggi; circa 1.000.000 di volumi ed opuscoli a stampa, tra cui 674 incunaboli,15.000 edizioni del XVI secolo, periodici, giornali, disegni, incisioni, fotografie, manifesti e fogli volanti, carte geografiche, materiali multimediali.
Oltre al Fondo antico (40.000 volumi e 10.000 miscellanee) al quale appartengono i fondi costitutivi (tra cui la “Libreria impressa” dei duchi di Urbino, il fondo Caetani,il Fondo Carpani...) ed il Fondo Alessandrino (acquisizioni successive fino all’800), la Biblioteca possiede i fondi provenienti dalle tre biblioteche delle Facoltà di Lettere, di Giurisprudenza e di Scienze politiche.
Si segnalano in particolare:
 

  • Biblioteca Giulio Casalini (700 volumi e opuscoli di storia del socialismo e del movimento operaio)
  • Biblioteca Giuseppe Chiovenda (2.000 volumi e 3.400 opuscoli di diritto processuale civile)
  • Collezione carducciana (500 volumi di opere di e su Carducci)
  • Collezione ciceroniana (205 volumi di edizioni ciceroniane dei sec.18. e 19.)
  • Collezione deleddiana (opere di e su G. Deledda)
  • Collezione Felibri (1094 volumi e 647 opuscoli di letteratura neoprovenzale)
  • Collezione leopardiana (1500 volumi e opuscoli di opere di e su Leopardi)
  • Donazione Schupfer (38.000 volumi ed opuscoli di storia del diritto)
  • Dono Grassi (350 volumi e opuscoli di filosofia e religione)
  • Fondo Carlo Bernari (ca 5.000 volumi e periodici di letteratura europea, politica, arte)
  • Fondo Ettore De Ruggero (archeologia,epigrafia)
  • Fondo Ferri (6.000 volumi di diritto penale)
  • Fondo Festa (letteratura latina)
  • Fondo De Stefani (510 opuscoli di letterature classiche)
  • Fondo Isopescu (3.188 volumi e 1.346 opuscoli di letteratura rumena)
  • Fondo Istituto nazionale di cultura fascista (24.000 volumi, opuscoli e periodici di documentazione sul fascismo)
  • Fondo Laura e Luigi Mazzonis (letteratura italiana ed europe sec.19.-20.)
  • Fondo Prima guerra mondiale (volumi, opuscoli, manifesti e fogli volanti)
  • Fondo Prime Edizioni Novecento Italiano (ca 2.300 volumi)
  • Fondo Rari (365 volumi di edizioni rare sec.16.-20.)
  • Fondo Stampe
  • Fondo ungherese (2.500 volumi di letteratura ungherese)
  • Fondo Vittorio Rossi (700 volumi e 10.000 opuscoli di letteratura italiana)
  • Miscellanea antica Cerroti (10.000 opuscoli dal sec.16 al 19 particolarmente letteratura drammatica in versi e letteratura dialettale )
  • Miscellanea Augusto Bosco (3.380 opuscoli di diritto, sociologia, criminologia)
  • Miscellanea Buonaiuti (2.390 opuscoli di storia ecclesiastica e religiosa)
  • Miscellanea Cesare De Lollis (2.500 volumi di filologia romanza)
  • Miscellanea Contardo Ferrini (1.625 opuscoli di diritto romano)
  • Miscellanea Ettore Pais (2.756 opuscoli di antichità classiche
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