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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Accademia Nazionale delle Scienze Detta dei XL

Tabella: Scheda di dettaglio diAccademia Nazionale delle Scienze Detta dei XL
Descrizione Dettaglio
Presidente Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
Telefono 06 44250054
Fax 06 44250871
eMail segreteria@accademiaxl.it
biblioteca@accademiaxl.it
Indirizzo Villino Rosso di Villa Torlonia - Via L. Spallanzani 7 - 00161
Comune ROMA
Città ROMA
Provincia Roma
Regione Lazio
Descrizione  Il nucleo tradizionale di attività è costituito dalla promozione del progresso scientifico nell'ambito delle scienze matematiche, fisiche e naturali, con particolare riferimento, negli ultimi anni, all’astrofisica, alla geologia, alle scienze della vita, alla chimica e alle biotecnologie, alle diversità biologiche e culturali e all’ambiente, alle basi matematiche e fisiche, informatiche e computazionali della biologia e della genetica molecolare.A questo scopo l’Accademia assegna premi scientifici, promuove convegni, congressi, seminari e riunioni su argomenti di alta specializzazione scientifica e tecnica, pubblica collane e periodici, intrattiene rapporti e collaborazioni con altre Accademie, Società scientifiche, Enti ed istituzioni, italiane, straniere e internazionali (tra cui: UNESCO, UNEP, FAO, CGIAR, Accademie delle Scienze di Senegal, India, Bolivia, Cile), per progetti comuni volti all’avanzamento ed alla diffusione della cultura scientifica, presta consulenza per apparati dello Stato, realizza iniziative di carattere divulgativo (mostre, pubblicazioni, dibattiti, multimedia) destinate a vari livelli di pubblico. Fin dagli anni Venti, l'Accademia promuove studi di carattere storico-scientifico relativi, in particolare, alla storia della chimica e della fisica, e alla storia delle istituzioni di ricerca.  Dagli anni Ottanta si occupa di beni archivistici e bibliografici di interesse storico-scientifico (con particolare riferimento a quelli dei secc. XVIII-XX), della loro conservazione e valorizzazione anche tramite strumenti di ricerca e consultazione via Internet degli stessi. Dagli anni Novanta ha esteso il proprio campo d'azione alla diffusione della cultura scientifica e storico-scientifica, nell'ambito delle discipline da essa coltivate, presso un pubblico più ampio, e in particolare verso la scuola.L’Accademia ha accumulato, nel corso di più di due secoli di vita, un prezioso Archivio Storico, e ha acquisito anche numerosi fondi privati di scienziati italiani. Il Fondo Accademico raccoglie la documentazione prodotta durante lo svolgimento dell’attività storico-scientifica,  istituzionale e  amministrativa dal 1764 al 2002.  Tra i fondi personali di soci : Antonio Lombardi (1811-1849), Amedeo Avogadro (1820-1978), Damiano Macaluso (1871-1941), Arturo Miolati (1875-1951), Emanuele Paternò (1847-1935), Stanislao Cannizzaro (1840-1928), Federico Millosevich (1897-1923), Michele La Rosa (1903-1936), Enrico Bompiani (1910-1975), Nicola Parravano (1912-1984), Domenico Marotta (1919-1971), Vincenzo Caglioti (1940-2000), Giovanni Battista Marini Bettolo (1955-1992), Giovanni Battista Bonino (1934-1984), Giovanni Semerano (1961-1984), Augusto Righi (1886-1920), oltre a un fondo di documenti relativi a Guglielmo Marconi (1901-2000). L'Accademia inoltre custodisce la documentazione microfilmata delle raccolte Sources for the History of Quantum Physics, curata, a partire dagli anni sessanta, da un’equipe di studiosi americani, con interviste fra protagonisti e compartecipi dello sviluppo della fisica quantica. Oltre al materiale preponderante che riguarda l’opera e l’attività di Niels Bohr, è conservata la corrispondenza di Pauli con Heisenberg, quella di Stark presso il Deutsches Museum, gli appunti di Louis De Broglie, la corrispondenza di Einstein con Lorentz e quella di molti altri. Dal 2002 l’Accademia partecipa al progetto "Archivi del Novecento - la memoria in rete" e il frutto di tale lavoro di schedatura confluisce in un database liberamente consultabile in Internet (www.archividelnovecento.it)
Storia Fondata a Verona nel 1782 dal matematico e ingegnere idraulico Antonio M. Lorgna, la “Società Italiana” radunava i quaranta più illustri scienziati di ogni parte d’Italia i quali avrebbero eletto i loro successori. Dal numero dei suoi Soci, la Società venne correntemente chiamata «la Società dei Quaranta».Nello stesso anno 1782, Lorgna pubblicò il primo numero delle Memorie accademiche nella cui prefazione ribadiva i suoi concetti patriottici affermando che «lo svantaggio dell’Italia è l’avere ella le sue forze disunite» e che, per unirle, bisognava incominciare ad «associare le cognizioni e l’opera di tanti illustri Italiani separati».La Società dei XL si affermò rapidamente e venne in pochi anni considerata come la sola rappresentante della Scienza italiana: Federico il Grande, re di Prussia, le Accademie straniere, da quelle francesi alle russe, e più tardi quelle americane, strinsero rapporti con la «Società Italiana» che, dopo la morte del Lorgna, mutò il suo nome in quello di «Società Italiana delle Scienze detta dei XL». Si trasferì prima a Milano, poi a Modena e infine a Roma, nel 1875.Tra i soci dell’Accademia figurano i più grandi cultori della Scienza italiana: da Volta a Marconi, da Spallanzani a Golgi, da Ruffini a Dini, da Pacinotti a Fermi, da Avogadro a Natta, da Cotugno a Marotta, da Scacchi a Cannizzaro, da Volterra a Severi, da Corbino ad Amaldi, a Marini Bettolo.A sette dei suoi Soci nazionali è stato assegnato il Premio Nobel: Marconi, Golgi, Fermi, Natta, Bovet, Rubbia e Levi-Montalcini.Accanto ai soci italiani, Lorgna aveva previsto una classe di dodici soci stranieri, attualmente portata a 25. Durante due secoli, si sono succeduti ben 172 scienziati di tutto il mondo che rappresentano i nomi più prestigiosi della scienza mondiale, da Condorcet a Pasteur, da Franklin ad Einstein, da Humboldt a Monod, da Liebig a Salam, da Mendeleev a Röntgen, da Bohr a Perutz, da Chain a Odhiambo. Attualmente l’Accademia è composta da 65 soci nazionali e 22 soci stranieri.L’Accademia Nazionale delle Scienze ha sede a Roma presso il Villino Rosso, edificio monumentale di interesse storico-artistico (e aperto al pubblico per visite guidate) facente parte del Complesso della Villa Torlonia. La sede è stata inaugurata dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi il 1° dicembre 2000.L’Accademia ha ricevuto nel 2006 l’Alto Patronato Permanente del Presidente della Repubblica.
Patrimonio documentale e altro  Un po’ di storiaLa biblioteca dell’Accademia ha una storia complessa come quella della “Società Italiana delle Scienze detta dei XL”, nata, tra l’altro, con l’intento di pubblicare nelle proprie “Memorie” studi e ricerche degli scienziati eminenti dell’epoca. Data la natura itinerante della Società, sin dalla sua nascita, la biblioteca non ebbe una sede stabile ma fu destinata a spostarsi seguendo le vicende ed i percorsi geografici della Società. La biblioteca era inizialmente costituita dal patrimonio bibliografico e archivistico raccolto dal fondatore  A.M. Lorgna durante gli anni della sua presidenza. In seguito, le donazioni dei Soci, i manoscritti e gli scambi epistolari, i lasciti di fondi personali ed i rapporti di scambio di volumi e fascicoli con le altre Accademie nazionali e straniere, hanno arricchito negli anni il patrimonio librario; nonostante abbia subito anche alcune dispersioni, esso conta oggi più di ventimila volumi. La nuova sede delle Scuderie Vecchie di Villa TorloniaNella nuova sala di consultazione della Biblioteca sono esposte, oltre alla serie completa delle Memorie dell’Accademia, le due principali raccolte di monografie del XVIII - XX secolo di volumi di storia della scienza e di opere di soci o riguardanti la vita e il lavoro di questi. Tali raccolte sono state acquisite a vario titolo dall’Accademia, e in particolare sono il frutto degli acquisti in antiquariato che l’Accademia effettua con sistematicità da diversi anni. Sono inoltre collocate alcune tra le principali e più preziose collezioni di periodici accademici del XIX secolo che la Biblioteca possiede: gli atti dell’Accademia delle Scienze e dell’Osservatorio Astronomico di San Pietroburgo, dello Smithsonian Institute di Washington, della Royal Society di Londra, , della Royal Irish Academy, dell’Akademie der Wissenschaften di Berlino e le "Greenwich Observations" del Royal Observatory di Greenwich, per citare alcune tra le istituzioni straniere più prestigiose. Vi sono poi le raccolte complete degli atti delle maggiori Accademie scientifiche italiane: Torino, Bologna, Napoli, Accademia dei Lincei, Istituto Lombardo di Scienze Lettere e Arti, Circolo Matematico di Palermo e Accademia Gioenia. Nella sala al piano superiore, sono conservate raccolte miscellanee di volumi del Novecento, tra cui si ricordano i fondi Caglioti, Milazzo e Tumedei. Per la conservazione, la valorizzazione e la fruibilità del patrimonio bibliografico, l’Accademia si avvale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, soprattutto attraverso la digitalizzazione e presentazione on-line. La Biblioteca aderisce al Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN) e il catalogo è consultabile dal sito http://opac.sbn.it
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