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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Fondazione Ing. Carlo Maurilio Lerici

Tabella: Scheda di dettaglio diFondazione Ing. Carlo Maurilio Lerici
Descrizione Dettaglio
Presidente Giulio Ballio
Telefono +39 064880083
Fax +39 064827085
Indirizzo Via Vittorio Veneto, 108
Cap 00187
Comune ROMA
Città ROMA
Provincia Roma
Regione Lazio
Descrizione

La Fondazione Lerici è una organizzazione italiana per la ricerca scientifica e per l'applicazione nel campo delle prospezioni geofisiche, attiva dal 1946 al 1968 presso il Politecnico di Milano, dal 1970 la sua sezione di prospezioni archeologici ha sede a Roma.
Utilizzando tecniche geofisiche per lo studio archeologico del sottosuolo ha introdotto in Italia tecniche non invasive di ricerca archeologica, a partire dal 1956 quando condusse una campagna di rilevamento a Tarquinia. 
Il campo di indagini è in particolare rivolto per:

  • la localizzazione e la definizione di strutture sepolte con elaborazione di mappe tematiche di "rischio archeologico", sia in aree urbane che in aree di futura espansione;
  • la ricostruzione geomorfologica e stratigrafica di aree archeologiche per mezzo di carotaggi meccanici;
  • l'identificazione di cavità e servizi presenti nel sottosuolo;
  • il rilievo topografico e la cartografia archeologica digitale;
  • interventi di verifica non invasivi per lo studio del degrado di edifici storici.
Storia

L'Istituto è stato fondato e legalmente riconosciuto presso il Politecnico di Milano nel 1947 (D.C.P.S. n° 349, del 5 marzo 1947), per iniziativa dell'Ing. Carlo Maurilio Lerici, che convertì il Centro di Prospezioni Geominerarie in "Istituto di Geofisica Applicata", uno dei più avanzati centri di ricerche minerarie, di idrocarburi, acque e gas dell'Italia del dopoguerra. Convinto assertore dello stretto legame tra scienza e umanistica, l'Ing. Lerici promosse, a partire dal 1955, indagini integrate nelle necropoli etrusche di Tarquinia, Cerveteri e Vulci, i cui risultati segnarono un nuovo capitolo nella storia delle scienze applicate all'archeologia. Venne così costituita la sezione "Prospezioni Archeologiche" intitolata al suo fondatore, per lo sviluppo, la sperimentazione e l'applicazione sistematica di discipline geofisiche, geologiche e di telerilevamento indirizzate all'indagine archeologica. Le iniziative promosse dalla Fondazione Lerici sollecitarono fin dagli inizi degli anni '60 l'interesse dei più prestigiosi centri di ricerca specializzati in prospezioni archeologiche: Università di Pennsylvania (USA), Laboratorio di Archeologia di Oxford (Inghilterra), Centro di ricerche geofisiche del CNRS, Garchy (Francia) ed il Rheinisches Landesmuseum di Bonn (Germania), interesse formalizzato con la firma di accordi permanenti di collaborazione e scambio di dati.Dal 1970, la sezione "Prospezioni Archeologiche" ha sede in Via V. Veneto 108, Roma.Oltre ad una intensa attività di prospezioni, più di 500 campagne portate a termine in Italia e all'Estero, che ha permesso di acquisire un patrimonio di esperienze ed un archivio specializzato unico al mondo, la Fondazione Lerici ha promosso la pubblicazione di riviste scientifiche quali la "Rivista di Geofisica Applicata", "Prospezioni Archeologiche", "Prospezioni Archeologiche- Quaderni" e di volumi monografici. Per oltre 30 anni, la Fondazione Lerici è stata un punto di riferimento didattico nazionale ed internazionale, con l'attivazione di corsi di formazione sulle tecniche di indagine non invasive, seguiti da archeologi, funzionari dei Beni Culturali e geofisici, contribuendo in maniera significativa alla formazione di una "mentalità" in materia di politiche territoriali, per la tutela del patrimonio nazionale. Il costante contributo editoriale e didattico, l'organizzazione e la partecipazione di Congressi sulla materia, ha da sempre contraddistinto l'impegno della Fondazione a diffondere i risultati delle ricerche intraprese, per dare modo sia alla comunità scientifica sia ai committenti di verificare lo stato dell'arte dell'attività professionale, i presupposti e le ragioni delle scelte metodologiche operate durante la ricerca e di fornire una valida documentazione per coloro che operano negli stessi ambiti.

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