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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici

Tabella: Scheda di dettaglio diIstituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici
Descrizione Dettaglio
Presidente Prof. Giovannangelo CAMPOREALE
Sito web http://studietruschi.org/
Telefono +39 055 220 7175
Fax +39 055 220 7175
eMail studietruschi@interfree.it
Indirizzo Via Romana 37/A
Cap 50125
Comune Firenze
Città Firenze
Provincia Firenze
Regione Toscana
Descrizione

ATTIVITA’ EDITORIALE: Compito primario dell’istituto, dal 1927, è la realizzazione della Rivista annuale “Studi Etruschi”, con l’edizione periodica degli indici relativi. I  volumi  I – XLIX   sono stati editi da Leo S. Olschki, i volumi  L- LXXI  sono editi da Giorgio Bretschneider . L’Istituto cura inoltre diverse collane:

- “MONUMENTI  ETRUSCHI”.  Volumi 1 -  9.  - “BIBLIOTECA DI STUDI ETRUSCHI”.  Volumi  1 – 43.  

- “CAPUA  PREROMANA”.   Volumi I - IX - “CORPUS SPECULORUM ETRUSCORUM”.  E’ la collana dedicata all’edizione degli specchi etruschi conservati nei musei  italiani e stranieri. - “ATTI DI CONVEGNI”. La collana comprende gli Atti dei Convegni organizzati annualmente o biennalmente dall’Istituto, dal 1957 al 2005. Attualmente è in corso di preparazione il volume degli Atti del XXV convegno svoltosi nel 2005 a Chianciano, Chiusi, Sarteano, Montalcino, sul tema “La città murata in Etruria”.

L’Istituto, inoltre, ha organizzato e curato l’edizione degli Atti di due Congressi Internazionali  Etruschi svoltisi a Firenze: il primo nel 1925 e l’altro nel  1985.- “CORPUS  INSCRIPTIONUM    ETRUSCARUM”. I volumi della collana  sono    sono curati in collaborazione con l’Istituto per l’archeologia etrusco-italica del C.N.R., ora I.S.C.I.M.A.  - “THESAURUS LINGUE ETRUSCAE” I volumi della collana sono curati in collaborazione con l’Istituto per l’archeologia etrusco-italica del C.N.R., ora I.S.C.I.M.A. Tutti i testi vengono pubblicati previo giudizio dei membri del Consiglio Direttivo dell’Istituto. L’Istituto ha curato anche l’edizione delle seguente collane: “DISSERTAZIONI DI ETRUSCOLOGIA E ANTICHITA’ ITALICHE DELL’UNIVERSITA’ PER STRANIERI  -  PERUGIA”. Volumi 1- 3 (1972, 1980)“QUADERNI DI STUDI ETRUSCHI” Serie I:  Le stazioni preistoriche della montagna di Cetona-Belverde (1954, 1962)RICERCHE FINALIZZATE- L’Istituto patrocina l’edizione del  “Corpus Speculorum Etruscorum” attraverso due Comitati, uno Internazionale e uno Nazionale, che si riuniscono periodicamente per coordinare la ricerca, prendere accordi con i Direttori dei Musei e con gli studiosi impegnati nell’impresa. L’intervento dell’Istituto consiste inoltre nella revisione dei testi dei fascicoli dei vari autori, nella supervisione della realizzazione dei disegni e dei restauri dei pezzi e in contributi finanziari per la realizzazione delle suddette operazioni, se le risorse disponibili lo consentono. - “Rilievi delle tombe dipinte”. La campagna della realizzazione dei rilievi delle tombe dipinte, iniziata anni addietro e  proseguita  purtroppo senza continuità a causa della mancanza di fondi, dovrebbe riprendere. Lo stato di deterioramento delle pitture antiche  in diversi casi è molto avanzato, al punto che alcuni particolari dell’opera pittorica oggi si possono cogliere e tramandare solo con la realizzazione di un rilievo. Al momento sono ultimati i rilievi delle tombe arcaiche di Tarquinia ed è prevista a breve termine la pubblicazione  in fascicoli.

Storia

L'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici - così recita l'articolo 1 dell'ultimo Statuto  che risale al 1989 - «ha lo scopo di promuovere, intensificare e coordinare le ricerche e gli studi sulla civiltà degli Etruschi e subordinatamente degli altri popoli dell'Italia antica». L'istituzione risale al 1925, quando ebbe la denominazione di Comitato Permanente per l'Etruria, e diventerà Istituto di Studi Etruschi nel 1932 in seguito ai voti solenni espressi nel Primo Congresso Internazionale Etrusco (1928) . Con lo Statuto del 1951 la denominazione ufficiale è Istituto di Studi Etruschi ed Italici e con quello del 1989 Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici.Le tre date del 1925, 1932 e 1951 segnano altrettante tappe non (sol)tanto della vita dell'Istituto, ma degli studi di etruscologia. La prima indica il momento in cui da uomini di cultura e studiosi fu avvertita l'esigenza di organizzare l'interesse e le ricerche sulla civiltà etrusca intorno a un ente coordinatore, quando i risultati delle scoperte archeologiche e le acquisizioni speculative nell'ambito della scienza dell'antichità proponevano sempre più urgente la necessità di campi di ricerca specialistici. Il successo del Primo Convegno Nazionale Etrusco (1926) e del Primo Congressso Internazionale Etrusco (1928) e la pubblicazione del primo volume della rivista Studi Etruschi (1927), oggi arrivata al volume LXXI, ne sono testimonianza eloquente. Il fatto coincide con l'affermazione dell'etruscologia, che viene proponendosi come scienza autonoma dal carattere pluridisciplinare: è indicativa l'articolazione della rivista in sezioni dedicate alla storia e archeologia, alla lingua ed epigrafia e alla naturalistica, un'articolazione che, benché non più attuale, il Comitato di Direzione ha voluto conservare in omaggio a una tradizione. La seconda data segna il riconoscimento dell'istituzione come ente morale, la quale intanto si fa promotore di tavole rotonde su argomenti specifici (ad esempio l'iscrizione del cippo di Perugia o  il ritratto nel 1936) o di iniziative miranti alla preparazione di repertori (ad esempio un indice lessicale etrusco o la raccolta delle fonti classiche sugli Etruschi o una carta archeologica sulle coltivazioni minerarie d'Etruria). Sono iniziative, queste, nate in un clima di entusiasmo, che a volte sono arrivate a compimento anche se con ritardo e a volte purtroppo non hanno avuto seguito per mancanza di fondi o per la scomparsa dei promotori. Ma il risultato scientificamente più apprezzabile si registra nel passaggio della ricerca da pluridisciplinare a interdisciplinare, secondo direttive date da Massimo Pallottino già nella prima edizione dell'Etruscologia.La terza data coincide con una nuova svolta negli studi etruscologici: la necessità di inquadrare gli Etruschi nel contesto degli altri popoli dell'Italia preromana e - si potrebbe aggiungere - dell'area mediterranea e centro-europea. Del resto sono continui e culturalmente proficui i contatti (e conflitti) che gli Etruschi hanno avuto con questi popoli, per cui lo studio degli uni non può prescindere da quello degli altri. Il campo di interesse diventa più ampio, ma anche storicamente più valido. La disciplina etruscologica nel corso del XX secolo ha conseguito autonomia fra le scienze dell'antichità e nell'insegnamento universitario. In questo processo di rinnovamento il fulcro è rimasto sempre l'Istituto con la sua rivista, le sue pubblicazioni, le sue iniziative.

Patrimonio documentale e altro

La biblioteca dell’Istituto, altamente specializzata, è annessa a quella del Museo Archeologico di Firenze e rappresenta un punto di riferimento importante per quanti si occupano di Etruscologia e di Antichità Italiche. E’ aperta al pubblico (stusiosi e studenti con lettera di presentazione)  dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15 ed è luogo di incontro di studiosi di diversa provenienza. I libri vengono catalogati  secondo le indicazioni dell’ICCU, con un catalogo cartaceo ed informatizzato, e protetti con le etichette magnetiche anti-saccheggio. Attualmente il patrimonio librario ammonta a 15.550 volumi , ma continua ad arricchirsi soprattutto attraverso  gli scambi attivati con  oltre cento Istituti  culturali e Università, italiani e stranieri, e con i doni  librari  che i singoli Autori fanno gentilmente perveniere all’Istituto.Ottanta sono i cambi continuativi di Periodici e Riviste con gli “Studi Etruschi”  e venti con il  “Notiziario  di Studi Etruschi”.

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