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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Centro Internazionale di Etnostoria

Tabella: Scheda di dettaglio diCentro Internazionale di Etnostoria
Descrizione Dettaglio
Presidente Annamaria Amitrano
Telefono 091/7510473
Fax 091/7510355
eMail ciepaler@tin.it
Indirizzo Villa Lina, P.zza Niscemi 48, 90144
Comune PALERMO
Città PALERMO
Provincia Palermo
Regione Sicilia
Descrizione Per i suoi scopi, il CIE – Istituto di ricerca e di alta cultura, dotato di personalità giuridica, tabellato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – promuove accordi con Istituzioni regionali, nazionali, internazionali, che perseguano analoghe finalità.Costituisce in Sicilia struttura scientifica segnata dal costante dialogo con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Assessorato Regionale Siciliano dei Beni Culturali, Ambientali e P.I., l’Università di Macerata, l’Università di Palermo, oltre che con varie municipalità: Ucria (ME), Massafra (TA), Assemini (CA), Castrovillari (CS).Quale esito dei suoi scopi istitutivi, il CIE realizza ogni tipo di prodotto editoriale, organizza Mostre, elabora ed esegue progetti museografici, svolge Convegni e Seminari, istituisce Corsi e Borse di Studio, Premi nazionali ed internazionali, nonché ogni altra attività inerente alle sue finalità scientifico-culturali di ambito demoetnoantropologico.Il CIE pubblica la Rivista semestrale “Etnostoria”.Sono operative, nell’ambito del Centro, varie Strutture: il Laboratorio per Sistemi espositivi e museali, il Laboratorio per le Edizioni Nazionali delle Opere di G. Pitrè e S. Salomone Marino, e, ovviamente, l’Archivio Etnostorico Nazionale (con annesso Archivio Confraternite), riconosciuto dal Ministero “di interesse storico”, e che possiede, fra l’altro, un’integrale raccolta di iconografia religiosa e intere collezioni di immagini su feste religiose, usi, costumi e fogge del vestire della Tradizione italiana. l’AEN custodisce, inoltre, il materiale cartaceo utilizzato per le Celebrazioni Colombiane svoltesi a Genova nel 1992, oltre ad una mole di manoscritti di G. Pitrè e S. Salomone Marino. Il CIE possiede altresì l’intiero sistema di reperti di definite Mostre: “Verga, Capuana e De Roberto fotografi”, “Costumi popolari italiani dell’Età napoleonica”, “Cultura materiale sui Nebrodi”, etc.Il CIE organizza annualmente il “Premio internazionale di Studi demoetnoantropologici ‘G. Pitrè – S. Salomone Marino’”.Il Polo museale di Ucria – Museo Etnostorico dei Nebrodi ‘A. Gullotti’, Museo delle Maschere etnologiche, Museo tipologico delle Arti popolari siciliane, Museo pedagogico dell’Arte giovanile, Grande Mosaico “Due Mondi a Confronto” – è proprietà del CIE, che ha ivi la sua sede estiva (‘Palazzetto dell’Etnostoria’, via R. Baratta 19-21).
Storia Il CIE nasce alla fine degli anni Settanta (sec. XX), quale Struttura di ricerca scientifica, preliminarmente volta a verificare il ‘metodo etnostorico’, individuato dall’antropologo Aurelio Rigoli, volto a perseguire un tracciato storiografico integrale ed integrato con tutte le fonti possibili (orali/ immateriali, materiali, iconografiche, musicali, gestuali, etc.), al di là degli asfittici limiti della Storiografia ‘scienziale dei dotti’, fondata esclusivamente su fonti d’Archivio e, pertanto, esclusivamente scritte. L’attività di ricerca del CIE viene pienamente riconosciuta allorché (D.P.R. 12.04.1994, in GURI 08.08.1994, Settore M05X) l’Etnostoria diviene, da ‘metodo storiografico’, Disciplina universitaria, con l’istituzione di specifiche Cattedre (Palermo e Sassari).
Patrimonio documentale e altro Nel Complesso dello Steri, nel Centro storico di Palermo, la Biblioteca specializzata “E. Vittorietti” conserva e valorizza (peraltro è inserita in SBN) migliaia di volumi, testimonianza della pubblicistica antropologica mondiale inviata, a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, dalla ‘legione’ di studiosi di ogni Continente, partecipanti all’annuale “Premio Internazionale di Studi Demoentoantropologici G. Pitrè – S. Salomone Marino”. La Biblioteca conserva migliaia di Tesi di laurea, preminentemente esito del magistero didattico di Aurelio Rigoli. Custodisce anche numerosi Fondi bibliografici, fra i quali il Fondo Gaetano Falzone e il Fondo Tindaro Rigoli.La Biblioteca ha un’elegante Aula di Seminari ed un ambito per l’esposizione delle varie Collane che ritrovano il CIE editore e, sovente, coeditore assieme al Ministero per i Beni e le Attività Culturali (basti qui citare i Cataloghi delle Mostre Colombiane e Fuoco Acqua Cielo Terra, Catalogo delle stampe profane della Civica Raccolta A. Bertarelli di Castello Sforzesco in Milano). 
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