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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Fondazione Centro Studi sulla Civilta' del Tardo Medioevo

Tabella: Scheda di dettaglio diFondazione Centro Studi sulla Civilta' del Tardo Medioevo
Descrizione Dettaglio
Presidente Raffaella GRANA
Telefono 0571-400151
Fax 0571-400151
eMail tardomedioevo@libero.it
Indirizzo Via A. Moro 2, 56027
Comune SAN MINIATO
Città SAN MINIATO
Provincia Pisa
Regione Toscana
Descrizione   Fini e compiti istituzionali del Centro sono: promuovere ricerche e pubblicazioni scientifiche sulla storia della civiltà tardo medievale; organizzare convegni, seminari di studio, conferenze e incontri dedicati al suddetto periodo; curare ogni altra iniziativa che integri le suddette attività. Fin dall’inizio, questi fini sono stati perseguiti attraverso iniziative articolate su tre diversi piani: convegni, a cadenza biennale, su grandi temi della storia medievale i cui atti vengono pubblicati nella collana ‘Studi e ricerche’ giunta al suo ottavo volume; seminari di studio residenziali, a cadenza annuale, incentrati su varie tipologie di fonti per la storia della civiltà italiana tardomedievale, ai quali partecipano, fruendo anche di borse di studio del Centro, giovani studiosi italiani e stranieri e funzionari di biblioteche e archivi statali inviati in missione dai rispettivi Uffici Centrali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, i quali al mattino seguono le lezioni dei docenti e nel pomeriggio svolgono relazioni sulle ricerche che stanno conducendo intorno al tema del seminario: una novità, allora, nell’organizzazione della cultura storica italiana e che è stata di recente imitata da altre istituzioni; incontri, a cadenza biennale, fra gli ex seminaristi che proseguono i loro studi, con lo scopo sia di offrire ad essi, selezionati per gruppi di lavoro l’opportunità di discutere e confrontare le loro ricerche sotto la guida dei docenti che hanno coordinato i rispettivi seminari, sia di continuare a seguirli nel loro iter scientifico.   Da alcuni anni, inoltre, avendo intuito le esigenze della classe insegnante del territorio, il Centro ha organizzato, su temi concordati con gli interessati, corsi di aggiornamento per insegnanti di scuole medie e medie superiori, il cui bacino di utenza spazia ormai da Empoli a Pisa. Dal 1998 si è iniziata anche la pubblicazione di un’altra collana, dal titolo ‘Biblioteca’, destinata ad ospitare le pubblicazioni diverse da quelle dei consueti convegni biennali e il cui primo volume è dedicato ad un tema particolarmente sentito nel nostro territorio: “Il cuoio e le pelli in Toscana: produzione e mercato nel tardo Medioevo e nell’Età moderna”. Seguendo queste linee, l’attività del Centro è andata sempre più imponendosi all’attenzione degli studiosi, tanto che ormai esso ha assunto un respiro internazionale, divenendo un punto di riferimento ineludibile per chi si occupa di questo periodo storico e instaurando rapporti con altre istituzioni analoghe italiane e straniere. Da tempo il Centro è associato alla Fédération Internationale des Instituts d’Études médiévales con sede a Lovanio. In virtù di tale attività, agli iniziali contributi del Comune e della Cassa di Risparmio di San Miniato, si sono aggiunti quelli della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Ministero dei Beni Culturali che a partire dal 1993 ha inserito il Centro nella tabella triennale, e, di recente, quello della Fondazione della Cassa di Risparmio, enti tutti che hanno ritenuto opportuno il loro supporto finanziario, in relazione alla crescita delle iniziative e alla crescita dei rispettivi costi.  
Storia   L’idea di costituire un Centro del genere, già avanzata molti anni prima presso un’altra cittadina valdelsana dal Prof. Ernesto Sestan (che l’aveva prefigurato come Centro di Studi sulla Civiltà Comunale e lo considerava il pendant di quello di Spoleto dedicato all’Alto Medioevo) prese concreto avvio con il convegno “Francescanesimo e teatro medievale”, organizzato in occasione dell’VIII Centenario della nascita di San Francesco, dalla Società Storica della Valdelsa, e svoltosi, nell’ottobre 1982, presso il Centro Studi “I Cappuccini”, con la collaborazione del Comune e della Cassa di Risparmio di San Miniato e col patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Pisa. Visto l’interesse che esso aveva suscitato nell’ambiente culturale non solo locale e nelle varie componenti del Consiglio comunale, l’allora Presidente della Società Storica della Valdelsa, Prof. Sergio Gensini, che da oltre vent’anni andava cercando di realizzare nel nostro territorio il progetto del suo Maestro Ernesto Sestan, ne ripropose l’attuazione all’Assessore alla Cultura del Comune di San Miniato, Prof.ssa Marinella Marianelli, la quale, con grande lungimiranza, intuì subito che si trattava di un’iniziativa di rilevante spessore. Insieme ne parlarono ai Proff. Paolo Brezzi e Raoul Manselli, che erano rimasti sorpresi sia dell’ottima riuscita del convegno, sia della signorile ospitalità della Cassa di Risparmio, il cui Presidente Ing. Enzo Regini, aveva aperto il convegno con un caloroso indirizzo di saluto. I due illustri studiosi - pur manifestando forti perplessità e prospettando le difficoltà di vario genere che un’iniziativa di tanto impegno comportava - la ritennero tuttavia possibile a certe condizioni e si dichiararono disponibili alla sua eventuale realizzazione. Intanto proposero che gli enti promotori del precedente organizzassero un altro convegno, questa volta internazionale, su “Politica e cultura nell’Italia di Federico II” che , col patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, della Regione Toscana e dell’Amministrazione Provinciale di Pisa, si svolse nel settembre 1984, ancora presso il Centro Studi “I Cappuccini”. Fu sull’onda favorevole del successo di questo secondo convegno e della risonanza che esso ebbe anche fuori d’Italia, che il progetto del Centro prese vigore. Caldeggiato dallo stesso Sestan, che se ne fece portavoce autorevole presso il sindaco Nacci, venendo di persona a San Miniato nonostante il già precario stato di salute, sostenuto ed incoraggiato da Brezzi e Manselli, che ne avevano intanto verificato la fattibilità, il progetto trovò accoglienza nel Consiglio comunale di San Miniato, che, percependo l’importanza dell’iniziativa e il favore che avrebbe incontrato fra i medievisti, non solo italiani, nella seduta del 27 dicembre 1985, con voto unanime, deliberava l’istituzione del Centro, che intanto si era venuto configurando come Centro di Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo, cioè di quel periodo compreso fra XI e XVI secolo che è uno dei più alti della nostra storia: un centro di cui in Italia si sentiva la mancanza. Approvato il testo definitivo dello statuto, nominato il Consiglio di gestione, presieduto da Marinella Marianelli, e il Comitato Scientifico, presieduto da Paolo Brezzi e formato da docenti di quasi tutte le università italiane e dai direttori di alcuni istituiti culturali stranieri con sede in Italia, il Centro fu inaugurato il 14 giugno 1986 con la presentazione degli atti del Convegno federiciano del 1984 da parte dei Proff. Franco Cardini (Università di Firenze), Gina Fasoli (Università di Bologna) e Cosimo Damiano Fonseca (Rettore dell’Università della Basilicata). La prima ‘uscita’ del Centro fu - in omaggio alla terra che l’ospitava - il convegno “La Toscana nel secolo XIV: caratteri di una civiltà regionale”, aperto il 1 ottobre 1986 nel salone dei Dugento di Palazzo Vecchio a Firenze (quell’anno capitale europea della cultura), presenti varie autorità cittadine e il Presidente della Cassa di Risparmio di San Miniato, e continuato nei giorni seguenti presso il Centro Studi “I Cappuccini”.
Patrimonio documentale e altro Nessuna informazione disponibile.
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