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AVVERTENZA: I dati sottoesposti sono conservati per mera finalità storica e non corrispondono necessariamente alla situazione attuale dei singoli enti, in quanto la competenza sugli istituti culturali è stata trasferita alla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Fondazione G. Angelini – Centro Studi sulla Montagna

Tabella: Scheda di dettaglio diFondazione G. Angelini – Centro Studi sulla Montagna
Descrizione Dettaglio
Logo Fondazione G. Angelini – Centro Studi sulla Montagna
Presidente Jacopo Massaro
Sito web http://www.angelini-fondazione.it
Telefono 0437.948446
Fax 0437.956862
eMail segreteria@angelini-fondazione.it
Indirizzo piazza Mercato n.26
Cap 32100
Città Belluno
Provincia BL
Regione Veneto
Descrizione

La Fondazione, ente non lucrativo di utilità sociale, ha lo scopo di promuovere la formazione culturale sulla montagna, attraverso corsi di formazione, progetti di ricerca scientifica, mostre, pubblicazioni e convegni sulle tematiche legate alla montagna.

Storia

La Fondazione G. Angelini – Centro Studi sulla Montagna di Belluno è un ente non a scopo di lucro (nato nel 1991) che si basa su di un patrimonio librario, cartografico e iconografico specialistico sulla montagna di grande valore scientifico; ha per scopo la promozione della ricerca scientifica e della formazione culturale sulla montagna come ambiente geografico, geologico, naturalistico, alpinistico, antropologico, linguistico, artistico, economico; la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente montano (art. 2 Statuto). Lo Statuto della Fondazione è stato approvato e riconosciuto con decreto del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali del 22.09.1997 e registrato al n. 243; la Fondazione G. Angelini è iscritta al registro delle persone giuridiche dell’Ufficio territoriale del Governo di Belluno al n. 230 in data 03.03.2003. Lo stretto collegamento con il mondo della ricerca (Università di Padova che esprime il Consiglio Scientifico, ma anche  università straniere) garantisce il livello delle iniziative della Fondazione; nello stesso tempo il legame per ragioni statutarie con il Comune di Belluno ed altri comuni e Unioni montane bellunesi, che si estende alle realtà associative culturali della provincia, di cui la Fondazione funge per certi aspetti da collante, oltre al rapporto stretto con il mondo dell’istruzione, permette la diffusione della cultura scientifica ai più ampi livelli. 

Patrimonio documentale e altro

La Fondazione svolge le proprie attività ruotando attorno ai temi proposti dalla biblioteca, il cui nucleo iniziale proviene dalla donazione alla città di Belluno da parte del prof. Giovanni Angelini, illustre medico, alpinista, accademico del CAI, scrittore. Essa comprende monografie, periodici, diari di viaggio e di esplorazione, descrizioni delle Alpi e di altri gruppi montuosi dalla classicità al 1500, all’Illuminismo, con le prime esplorazioni di carattere scientifico, le descrizioni di viaggio del periodo romantico, fino ai giorni nostri, con una cospicua sezione sulle Scienze della Terra e sulla storia geologica delle Dolomiti (voll. di Moisisovic, Arduino, Dolomieu, Fuchs, T.A. Catullo ecc.). Non mancano preziosi volumi datati dal ‘500 (le cinquecentine sono 6) al ‘700, quali I discorsi di M. Pietro Andrea Matthioli, medico sanese, ne i sei libri della materia medicinale di Pedacio Discoride Anazarbeo, 1555, Vinegia, appresso Vincenzo Valgrisi, l’Histoire naturelle des glaciers de Suisse del 1770, o i volumi dello scienziato svizzero Scheutzer, come Helveticus, sive itinera per Helvetiae alpinas regiones facta annis MDCCII…MDCCXI, 1723, con incisioni e mappe che testimoniano la conoscenza geografica del tempo. La biblioteca si è arricchita negli anni con acquisizioni e donazioni e assomma a circa 20.000 volumi e 134 titoli di riviste italiane e straniere; è frequentata soprattutto da studenti per la stesura di ricerche scolastiche e di tesi di laurea (di cui la biblioteca contiene una sezione corposa), ma anche studiosi interessati a ricerche su temi legati all’ambiente montano e alla storia geografica, geologica, paleontologica climatico/floristico/vegetazionale della montagna, La biblioteca comprende anche una cartoteca, con carte dell’ I.G.M. della provincia e zone limitrofe, dalla 1° levata del 1888/89 in poi, cui si aggiungono le carte topografiche dell’intero arco alpino; carte tematiche (soprattutto geologiche, geomorfologiche, vegetazionali), Carte Tecniche Regionali a scala 1.10.000 e 1:5.000 e carte dei sentieri dell’arco alpino, che sono molto consultate dagli utenti; atlanti come il Tirol Atlas, l’ASLEF (Atlante storico linguistico etnografico friulano) o l’Atlante Etnografico Svizzero. La parte antica è costituita da mappe e disegni acquarellati del territorio, dal 1600 in poi; ad essa si aggiunge la sezione iconografica comprendente stampe, acquerelli, oli che rappresentano le Alpi, i Pirenei ed altre catene montuose, prevalentemente del sec XIX, racchiusi in apposita cassettiera. Dal 2004, la Fondazione ha avviato un’estesa attività di catalogazione e di informatizzazione della Biblioteca, secondo gli standard nazionali (SBN). Ciò garantisce un servizio di livello nazionale, basato sulla gestione del catalogo collettivo on line e sulla condivisione delle risorse ai fini dell’accesso ai documenti.

Vedi anche:
http://anagrafe.iccu.sbn.it/isil/IT-BL0111

Fotogallery

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